mercoledì 23 marzo 2016

Suzuki GSX-S1000 e GSX-S1000F ... pista Vs. strada

La prova in pista di queste due moto in pista risale allo scorso anno, a luglio, quando Suzuki ha organizzato un meraviglioso demo ride nella pista di Quattroruote a Vairano (PV)

Briefing nel quale vengono spiegate le due moto, la naked e la carenata, e quali siano le differenze e come dovremo comportarci in pista.

La prova inizia con la naked GSX-S1000
La moto ha una postura comoda, non troppo aggressiva, pedane non troppo alte (e in pista la cosa non aiuta). Accendiamo i motori e ci si avvicina alla pista.
Inizio subito con il dire che il tanto vociferato effetto on/off non è una balla, c'è e si sente, ma nulla di così sconvolgente da non abituarcisi rapidamente. E' vero, un minimo di attenzione in più forse sarebbe stata gradita da parte di Suzuki nel rendere questa moto più lineare, ma è lo scotto forse da pagare per la reattività che sono riusciti ad ottenere.

Entriamo in pista, poche regole molto chiare, non si supera se non quanto ci viene detto, non ci si ingarella, e non ci si perde, poi se si riesce il ritmo cresce grazie all'ottimo lavoro degli istruttori che ci accompagnano nella prova.

Già il primo giro denota un equilibrio generale invidiabile, ottima moto, una erogazione sempre pronta, ma la ciclistica è un tantino morbida quindi le forcelle tendono ad affondare un po' troppo nelle staccate più violente in fondo al rettilineo. Anche qui nulla che forse non si possa sistemare rapidamente da uno bravo, ma essendo il test in pista mi aspettavo un sostegno maggiore.
Ma ci si diverte, eccome se ci si diverte, con l'unico limite delle pedane davvero troppo basse, a tal punto che - nonostante la mia avesse già in partenza perso i lunghi piolini sotto le pedane - le grattate di pedane sono abbastanza frequenti anche ad andature da bradipo

Finiamo i giri seguendo l'istruttore, ad un ritmo che ormai non è poi così lontano dal mio limite, quindi direi che nella prova me la sono goduta un bel po'. Ottima moto, anche se nel segmento nel quale vorrebbe competere avrà davvero vita difficile, perchè le concorrenti più agguerrite - Tuono, S1000R e SuperDuke - sono decisamente più affilate ed efficaci, ma qui il prezzo è ben lontano da quello di quelle 3 spietate concorrenti.





Durante la pausa pranzo si chiacchiera delle versioni carenate, che proveremo da li a poco e che sono fresche di ritorno dall'Isola di Man. Quindi dopo poco siamo in sella alle sorelle carenate
GSX-S1000F

Le troviamo schierate in bella vista, tutte in livrea blu Suzuki ad aspettarci.

In sella e si parte. Inutile dire dell'effetto on/off essendo identico a quello rilevato sulla sorella naked, ma anche qui nulla di particolarmente fastidioso.
L'esperienza in pista è analoga a quella della mattina, ma più entusiasmante, prima di tutto perchè ad accompagnarci nel test come istruttore abbiamo un amico e quindi decide di farci raggiungere un passo di tutto rispetto, e poi perchè inaspettatamente la versione carenata, a causa dei suoi 7 kg in più rispetto alla naked, ha un sostegno all'anteriore decisamente superiore a quello offerto dalla sorella, quindi una guidabilità incredibilmente più efficace, con un deciso miglioramento in inserimento con un maggiore controllo globale della moto.

Se la mattina i giri erano volati via, il test del pomeriggio è ancora più rapido ma solo perchè siamo tutti in una sorta di trance motociclistico, la moto che da ferma ci aveva lasciato un po' perplessi per le fattezze da delfinotto bolso e pacioso, in pista si è dimostrata decisamente efficace, almeno finchè il passo resta quello di un normale amatore.


concludendo potrei dire che solo l'abitabilità lascia perplessi. La Suzuki la presenta come una sportiva stradale adatta a chi scende dalle Gixxer ma per età è stufo dei semimanubri ma cerca ancora la sportività. In questo Suzuki centra l'obbiettivo, ma la sua vocazione turistica che appare evidente, è invece assolutamente castrata dal sellino del passeggero troppo limitato, e dalla assoluta impossibilità di montare borse o baule, limitandone quindi tremendamente le potenzialità.


Dopo quasi un anno, la scorsa domenica - 20 marzo 2016 - c'è l'occasione di risalire in sella alla
GSX-S1000F ma questa volta per una breve prova stradale

La moto me la ricordavo bene, e appena tornato in sella ritrovo quella incredibile agilità che avevo notato in pista, nonostante una gommatura che sulla carta dovrebbe renderla più impacciata, dato che al posteriore monta un 190/50 al posto del più agile 190/55
Parte il giro e mi sembra di avere tra le mani un giocattolo, agilissima, rapida a prendere giri e velocità, davvero una bella moto. Peccato che quel lieve on/off di cui si è detto e che in pista è un difetto assolutamente marginale, nell'uso quotidiano stradale rischia di disturbare un pochino. Nulla che ne stravolga le qualità e la guida, ma un pochino di fastidio quello si, quello lo procura.

In conclusione due moto splendide, meglio certamente la versione carenata della naked, ma forse poco capite dal mercato perchè già a meno di un anno dalla presentazione ufficiale si possono portare via a prezzi davvero allettanti, in alcuni casi già sotto i 10.000€ quindi paragonabili a moto di cilindrata media e categoria inferiore.

In tutto questo, GRAZIE SUZUKI.
L'organizzazione del test in pista è risultato impeccabile, così come la possibilità dei test ride stradali.

Nessun commento:

Posta un commento